La Storia

L’Asilo Antonio Rosmini accoglie i bambini della città fin dal 1875.

È stato costruito sul terreno donato da don Francesco Paoli, erede di Antonio Rosmini e con il contributo dimolti benefattori.

La città aveva bisogno, in quegli anni, di uno spazio che accogliesse i bambini delle mamme lavoratrici. In città era fiorente l’industria della seta, c’era lavoro alla manifattura tabacchi, le operaie erano povere e venivano dai paesi vicini, portando con loro, nelle fabbriche e laboratori, i bambini. Nel 1900 erano 385. Sono passate poi due guerre che hanno ferito pesantemente e dolorosamente la città. Dal 1915 al 1919 e dal 1944 al 1945 bambini e suore sono stati portati profughi all’estero, perché la casa era adibita a Quartier Generale delle truppe Austriache prima e Tedesche poi. Finiti questi periodi bambini e suore sono tornati nella struttura Asilo.

Si sono avvicendate nella custodia dei bambini, come insegnanti, suore di varie comunità religiose: dal 1963 è presente la Comunità Rosminiana, ora con tre suore.
L’Asilo ha sempre accolto bambini da 3 a 6 anni.
L’impegno, la professionalità, la pazienza, la fantasia e il sacrificio hanno sempre accompagnato il lavoro “servizio” del personale, sia insegnante che ausiliario.
Il Direttivo, rinnovato ogni tre anni, è composto sempre da sette volontari: un Presidente, sei Consiglieri e tre revisori dei conti.

Nel 1976 il Direttivo ha deliberato di aderire alla Federazione Provinciale Scuole Materne del Trentino, scelta valida ancora oggi.

Nel 1998 si é deciso di modificare lo Statuto per diventare Associazione Asilo Infantile  Antonio Rosmini” onlus.
Col passare degli anni la casa perdeva la sua efficienza e mancavano le regole sulla sicurezza: spazi, attrezzature e impianti. Con il contributo della Provincia e dell’Amministrazione Comunale si è riusciti a realizzare una prima ristrutturazione: 1997-1999 per la Scuola Materna con 5 sezioni e 126 bambini. Nel 2003-2005 primo e secondo piano per il Nido (38 bambini) e l’abitazione delle suore.